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Prima Vera Run

Torniamo un po' indietro nel tempo..ma neanche troppo..raccontando la mia prima vera run. Per Run intendo un gruppo di amici con i quali si organizza, si parte e non si sa bene quando si torna.. Una run, una corsa, un urlo e una fratellanza nel viaggiare in moto insieme..punto e basta.  Mi ricordo si che ero emozionato, ma concentrato, eccitato ma cosciente..certo è che il gruppo fa sempre il suo effetto, soprattutto per chi lo guarda da fuori..è un qualcosa bello da vedere, da sentire di impatto visivo e uditivo, provoca secondo me l'illusione da parte di chi guarda, di chi non è motociclista soprattutto,di un senso di libertà nell'essere e nel volere..ci si fa caso quando stai andando via tutti insieme e il volto di alcuni padri di famiglia si dipinge di quel vorrei ma non posso..di quel " eh mi piacerebbe" ..senza sapere che ci sono padri di famiglia anche il quel gruppo..ma si sono presi una giornata di svago personale..ad un prezzo che solo loro sanno q

Run notturna (Senigallia)

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Siamo verso la fine di Luglio del 2017, in una serata come tante del fine settimana, per quel sabato sera era in programma una run notturna, l'idea era di partire da Roma di notte più illuminati possibile, con luci a led conprate dai cinesi appiccicate alla moto alla meno peggio e braccialetti al polso e alle caviglie quelli con il liquido dentro che si accendono, che funzionano un po' come le stralight che si usano per andare a pesca attaccate all'amo, qualcuno di noi, eravamo 5 mi pare era andato un po' più sul tecnico e aveva montato qualche giorno prima le luci messe sotto la carena e sotto il serbatoio,insomma ci aveva perso tempo e il risultato non era male, io molto spartano con lucine approssimate attaccate qua e la' senza stare tanto a badare alla forma..ma comunque di effetto.. e arrivare all'alba a Senigallia durante un percorso fatto di autogrill e soste interminabili a cazzeggiare in attesa di arrivare guardando il sole sorgere dal mare e poi ripart

SICILIA#1

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Era l'estate del 2016, una estate un po' faticosa, ritmi frenetici, mio padre in ospedale che non stava per niente bene, insomma non era il caso di programmare viaggi o vacanze di nessun tipo..ma ci ritrovammo io e la mia compagna con 2 biglietti di andata e ritorno per la nave Civitavecchia- Palermo e un hotel ad aspettarci, il tutto prenotato durante l'inverno a cuor leggero senza sapere nulla di ciò che sarebbe successo dopo. Beh devo essere sincero fino al giorno prima della partenza non sapevo ancora se partire o meno,..alla fine diedi un calcio all'armadio infilai nella borsa il costume e le prime 2 magliette cadute da lì , casco chiavi della moto e via.. Sono partito con dubbi e incertezze, che poi mi sono portato dietro per  tutta la vacanza,ma ormai erano le 10 di sera ed eravamo già sul traghetto per Palermo con la moto nella stiva, bagagli e casco. Troppo tardi per tornare indietro... Cuccetta sulla nave , devo dire anche piacevole, non molto avvezzo ormai

Bari (Italia)

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Sono stato in diverse città in Italia durante i miei corsi di aggiornamento annuali, con una periodicità di 2 max 3 all'anno e ad ognuno ho alcuni ricordi legati ad essi. Questi ricordi però ogni tanto suscitano un velo di malinconia, in quanto è un po' come se scandissero il tempo che passa, a questi ricordi poi ne sono legati ancora altri che imprimono il periodo che si sta attraversando, cioè come mi sentivo in quel momento, che cosa stavo facendo, chi frequentavo, come stavano parenti e amici. Questa è la magia del viaggio,una delle tante, qualunque esso sia, il solo fatto di decidere, organizzarsi e partire porta con se' sempre qualcosa di magico, sarò un romantico, ma la quotidianità uccide,* questo è chiaro come il gin tonic* ( da "Hanno tutti ragione" di Paolo Sorrentino). In uno, in particolare, vicino Siracusa, mi stavo lasciando con la mia ragazza di allora,e passai almeno la metà della durata del corso di 3 giorni fuori dall'aula nel cortile ant

PISA (Italia)

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Mi fa sempre piacere visitare i posti della nostra Penisola, L'Italia. Ci sono molti luoghi  che attendono di essere visitati prima di andare altrove. Uno di questi è Pisa. Ci sono già stato, ma a volte è  bello tornare in alcune città, un po' come quando prendi un libro che hai già letto e lo risfogli con calma,gustandotelo, ecco, in questo modo magari si ha la possibilità di scegliere un posto più carino piuttosto che un altro e riscoprire, ricordare. In molte città sono andato per lavoro e non si ha mai il tempo di apprezzare un paesaggio, di ammirare i monumenti o di vivere la città, si sta chiusi in un albergo e nelle sue sale riunioni, che poi tendono un po' tutte ad assomigliarsi, mentre si vorrebbe stare fuori e girare un pochettino per il centro. Partiti con la macchina da Roma, sulla A1 alla altezza di Fabro, non ricordo bene, passa da GPL a benzina per non tornarci più e non solo mi accorgo che cammina a 3 cilindri, guido con un po' di ansia, ma sono otti

ONE MAN CARAVAN

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...poco tempo fa in occasione delle vacanze di Natale una mia carissima amica mi ha regalato questo libro, che devo ammettere essere stato uno dei migliori regali ricevuti, quest'anno. Evidentemente conoscendomi è riuscita a condensare in un solo oggetto molte delle mie principali passioni, che sono quelle del viaggiare e del viaggiare in moto possibilmente, la lettura, ma soprattutto l'avventura.  Il libro difatti parla proprio di questo di avventura e si sa quando si viaggia in moto, questa è una componente essenziale se poi si decide di farlo attorno al mondo come il protagonista di questo libro, beh diventa tutto molto interessante.  Il libro lo sto ancora leggendo e già dalle prime righe si è fatto subito avvincente, continuerà senz'altro in questo modo, ne sono certo, il nostro viaggiatore Robert Fulton è arrivato in Turchia per il momento, sono arrivato a leggere sin lì, ma la cosa sorprendente è che questa "Odissea a 2 cilindri" su una moto Dou