Prima Vera Run

Torniamo un po' indietro nel tempo..ma neanche troppo..raccontando la mia prima vera run.
Per Run intendo un gruppo di amici con i quali si organizza, si parte e non si sa bene quando si torna..
Una run, una corsa, un urlo e una fratellanza nel viaggiare in moto insieme..punto e basta. 
Mi ricordo si che ero emozionato, ma concentrato, eccitato ma cosciente..certo è che il gruppo fa sempre il suo effetto, soprattutto per chi lo guarda da fuori..è un qualcosa bello da vedere, da sentire di impatto visivo e uditivo, provoca secondo me l'illusione da parte di chi guarda, di chi non è motociclista soprattutto,di un senso di libertà nell'essere e nel volere..ci si fa caso quando stai andando via tutti insieme e il volto di alcuni padri di famiglia si dipinge di quel vorrei ma non posso..di quel " eh mi piacerebbe" ..senza sapere che ci sono padri di famiglia anche il quel gruppo..ma si sono presi una giornata di svago personale..ad un prezzo che solo loro sanno quale..si perchè c'è sempre un prezzo da pagare..ma non importa.
E' divertente, non c'è niente da fare..si corre in gruppo, ci si ferma e poi si mangia tutti insieme e ci si sente come chissà dove si stia andando ..chissà quale viaggio overland si stia affrontando, in realtà non sei neanche uscito forse dalla tua regione, ma è quella sensazione di approssimazione e precarietà che solo la moto sa da dare e non so spiegare oltre..un po' come la vita in fondo..
Il senso di appartenenza ..applicato in modo serio, tecnico: la gambetta che esce fuori per segnalare un ostacolo a bordo strada o una macchina ad un incrocio, una moto che blocca una strada con le macchine dietro che aspettano per far passare tutto il flusso delle moto, io questo non credo che si possa fare legalmente..ma nessuno ha mai avuto nulla da ridire..nessuno credo si  metta contro una ventina di centauri.
Quando ero piccolo rimanevo sempre molto affascianato dai motociclisiti in genere, li vedevo strani con i loro giubbotti anche con il caldo..con il casco sempre in mano..i guanti..ammiravo la loro diversità, come se fosse un valore..i miei non sono mai strati motociclisti, a parte la bici non hanno mai posseduto nient'altro a 2 ruote. 
I bambini sono estasiati al passaggio delle moto..hanno gli occhi grandi grandi..e chissà se ricorderanno..io sono uno di quelli che ha ricordato e che la moto gli ha trasmesso qualcosa nel tempo..appena ho potuto infatti l'ho fatta entrare nella mia vita e non credo che ne uscirà più.
E'bello, da orgoglio vedere il gruppo di moto che scorre davanti a te.. guardare la  chioma bionda al vento di una zavorrina davanti a te verso il tramonto con i bicilindrici che scalpitano e il vento che soffia..beh un momento che vorresti non finisse mai..sono un romantico...si certo..sicuramente..ma è così.
Per me ad esempio c'è molta similitudine tra lo sciare in gruppo e andare in moto in gruppo..le dinamiche sono molto simili..a pensarci bene è un buon parallelismo..infatti io adoro sciare..sia in gruppo che da solo..
Le Run infatti sono molto belle anche da soli..ma lì si apre un altro mondo..che forse.. varrà la pena scriverci ancora un ulteriore post.. 
Sono uscito un po' fuori dal tema..mi sono fatto prendere la mano, ma è giusto così..tornerò ancora tanto a parlare di Run...
"We gotta get out while we're young
`Cause tramps like us, baby we were born to run"...

da Born to Run - Bruce Springsteen





Commenti

Post popolari in questo blog

SICILIA#1

ONE MAN CARAVAN